"Vangelo secondo Carlo", il primo romanzo di Cristiano Della Bella. Un velocissimo noir di blunottiana ispirazione. Tespi Editore.

giovedì 28 maggio 2009

Giovani, carini e letterati


La Fiera del Libro di Torino è stata una realtà ostica ma importante in cui le major hanno schiacciato i piccoli editori come fossero scarafaggi. Ma Tespi ha voluto fare la voce grossa con la lettura rock del sottoscritto. Un'esibizione sfrontata, teatrale, diretta.
Lo scrittore col passamontagna.
Quello che "fa il rap".
Quello che ha attirato gli energumeni della sicurezza per fare abbassare il volume della musica.
Al mio fianco trovo la squadra Tespi e, davvero, ne sono onorato. Giorgia Tribuiani, la reginetta, sempre sorridente. Anche quando cede l'automobile. Marco Sigismondi, barman improvvisato, che prima di versare il vino agli ospiti se lo versa per sé. Luca Torzolini, mad writer a tempo pieno che pare stia valutando un futuro da pornodivo. E poi Gian Luca Liguori, scrittore e p.r., che ha le mani in pasta dappertutto.
Ma è solo l'inizio.
Stiamo facendo esperienza.
Siamo ancora giovani.
Carini.
Letterati?

venerdì 22 maggio 2009

Recensione su Rockerilla


"Atmosfere noir sotto la Mole. Sceglie Torino come teatro per il suo esordio letterario Cristiano Della Bella, giovane talento cuneese dal passato musicale hardcore. E proprio la musica con i suoi riferimenti più o meno espliciti ad artisti (Subsonica, Sex Pistols) e luoghi della notte (il lungo Po dei "murazzi", Hiroshima), è il fil rouge che tiene insieme gli efferati delitti che costellano il percorso del protagonista, sospeso tra turbamenti affettivi ed insaziabile sete di cronaca nera. Una scrittura snella e d'impatto per una storia che scorre veloce, sul filo di un rasoio perennemente insanguinato. Il paragone con Lucarelli sorge spontaneo, ma i margini di crescita e personalizzazione ci sono tutti."

Gianluca Servetti

da Rockerilla, 15 aprile/15 maggio 2009

lunedì 18 maggio 2009

Rock Reading



4 aprile 2009
Circolo Clandestino, Dronero (CN)

Finalmente, dopo più di dieci anni, ritorno on stage. Ma questa volta sono solo. Teso. Lisergico. Esasperato. Nell'attesa di cominciare mi soffermo a fissare catatonico la lampada a forma di astronauta playmobil alta un metro del Clandestino. Sorta di bibendum della nostra infanzia, l'astronauta playmobil sostiene il mio sguardo e, telepatico, mi chiede che cosa sto facendo.
Faccio il reading "Dal vangelo secondo Carlo".
La musica parte. Dieci pezzi per una soundtrack della porca miseria. Durante le prove Ema ha colto al volo l'influenza di Max Collini.
"Sembri gli Offlaga Disco Pax", mi ha detto.
Gli ho risposto che la musica è meglio, perché non è mia. E pure i testi sono meglio, perché invece sono miei.
Uuuuh, che sparata!
Poco importa. Mi chiudo nel mio personaggio, cerco l'anima di Carlo Battisti e mi lascio andare. Come i fogli letti che, uno dopo l'altro, planano sul pavimento. Altri li voglio stropicciare, per tirarli verso il pubblico. Gli ultimi, infine, li straccio, per farne coriandoli da lasciare nevicare mentre pronuncio la parola "fine".
Sono esausto ma contento.
Sono tornato on stage, dopo più di dieci anni.
Da solo.
Poi trovo la donna più straordinaria del mondo e cominciamo a parlare fitto di cose ma questo con la mia esibizione non centra un playmobil.
(Foto e artwork di Marco Roasio).